Aziende zootecniche e patrimonio zootecnicoDescrizione indicatore Le pressioni ambientali generate dalle aziende zootecniche possono essere di diversa natura, in genere legate alla gestione degli effluenti di allevamento che possono impattare sulla qualità fisica e chimica dei suoli e delle acque. L’indicatore offre informazioni sulla consistenza del bestiame a livello regionale e provinciale, suddiviso per categorie. I dati utilizzati sono in parte forniti dall’Assessorato regionale Politiche per la Salute ed in parte estratti dalla banca dati Agri ISTAT – Allevamenti e produzioni animali. In Puglia la zootecnia raramente assume carattere intensivo, pertanto non comporta una pressione ambientale rilevante. L’area maggiormente interessata dalla presenza di allevamenti per la produzione di latte e di carne è la Murgia barese e tarantina. Le aziende zootecniche pugliesi per lo più costituiscono dei presìdi per la salvaguardia di razze locali e prodotti di derivazione zootecnica (prodotti caseari e salumi) tipici. Se correttamente gestite le attività non comportano rischi per l’ambiente; un’attenzione particolare va attribuita alla gestione delle aziende ricadenti in Zone Vulnerabili da Nitrati, per le quali è necessario il rispetto di quanto stabilito nel Piano d’Azione regionale. Obiettivo Lo scopo dell’indicatore è la valutazione delle pressioni delle aziende a indirizzo zootecnico sull'ambiente attraverso l'analisi dell'evoluzione nel tempo della consistenza delle diverse specie zootecniche. Periodicità di aggiornamento Annuale 2020 - Stato e trend indicatore aggiornato il 1 settembre 2021 |