Biossido di azoto (NO2)
escrizione indicatore
Gli ossidi di azoto, indicati con il simbolo NOx, si formano soprattutto nei processi di combustione ad alta temperatura e rappresentano un tipico sottoprodotto dei processi industriali e degli scarichi dei motori a combustione interna. Le stazioni di monitoraggio di qualità dell’aria monitorano il biossido di azoto (NO2), molecola più tossica dell’ossido di azoto (NO) e che, in processi catalizzati dalla radiazione solare, porta alla formazione di ozono troposferico, inquinante estremamente dannoso tanto per la salute umana quanto per gli ecosistemi. I dati vengono trattati secondo un protocollo che prevede tre livelli di validazione: giornaliera, prima della pubblicazione sul sito web di ARPA; mensile, prima della pubblicazione del report mensile; annuale per la pubblicazione del report annuale di qualità dell’aria e della trasmissione al MATTM e a ISPRA. Obiettivo Per l’NO2 il D.Lgs. n. 155/2010 prevede due valori limite: la media oraria di 200 μg/m3 da non superare più di 18 volte nel corso dell’anno solare e la media annua di 40 μg/m3. Periodicità di aggiornamento Annuale 2019 - Stato e trend Indicatore aggiornato il 19 febbraio 2021 |